lunedì 19 marzo 2012

NON CE LA POSSO FARE

Mi viene da vomitare per la stanchezza... e in effetti non e' un granche' per cominciare un post.
Un periodaccio. Non riposo bene la notte. In soldoni mi sento una vecchia. Mal di schiena e  nervosismo a parte:  NON CE LA POSSO FARE.
Potrei farci un telefilm comico per donne lavoratrici stressate, per l'appunto come me.
Sono stanca, sempre stanca e non c'e' verso di riprendermi.
La scorsa settimana per incrementare il mio stress e la mia stanchezza e' subentrato un nuovo problema che mi portero' dietro per almeno un altro mese. Problema lavori in corso in ogni dove a Catania e in particolar modo in tangenziale, che sarebbe la strada che di solito percorro ogni mattina per raggiungere il mio ufficio.
Passata la bufera di vento, di piogge torrenziali, di grandine grossa come pietre buttata giu' a secchiate, adesso contiamo i danni e la citta' e' un cantiere.
La scorsa settimana ho percorso ogni giorno una strada diversa del centro, nella disperata ricerca di una soluzione alternativa meno stressante della tangenziale. Ricerca fallimentare dal lunedi' al venerdi'. Unico risultato ottenuto stress a livelli massimali.
Venerdi' mi sono pure persa. Un mio collega entusiasta, il giorno prima ci aveva spiegato la fantastica strada da lui percorsa che lo aveva condotto in ufficio in soli 40 minuti. Soli 40 minuti perche' ogni santo giorno ho impiegato un' ora e anche piu'. Abbracciando questa felice idea venerdi' ho deciso di percorrere la fantastica strada ritrovandomi in mezzo alla piu' deserta campagna davanti ad un cartello che mi augurava il benvenuto all'oasi del Simeto! Fantozzi mi fa un baffo!
Adesso conosco tante strade che prima non conoscevo della mia citta', ma ancora non ho trovato la strada che mi porti a lavoro in un tempo ragionevole senza togliermi la ragione.
Da questo post sembro un'invasata??? Vi confermo che lo sono.
Vi ho gia' detto che sono stanca?
Si'...quindi per non rischiare di diventare estremamente ripetitiva, non mi resta che salutarvi augurandovi (anche MI)  una buona settimana.

Baciuzzi.

domenica 4 marzo 2012

Il terrorista II (la vendetta)

"Forse" questa mattina riesco a trovare il tempo per scrivervi la seconda parte.
Immagino che dobbiate andarvi a rileggere la prima parte, dato che da quella è trascorso piu' di un mese e probabilmente non vi ricordate neanche l'argomento...
Allora per agevolarvi  vi faccio un veloce riassunto della puntata precedente:
dopo soli 6 mesi dal matrimonio rimasi incinta , nacque un angioletto che dormiva tutta la notte, non piangeva quasi mai e mangiava ogni 5 ore tutto questo fino a 10 mesi circa.
Il terrorista non ha mai gattonato. Qualche tentativo maldestro che lo faceva spostare a marcia indietro e poi a 11 mesi e mezzo cominciò a camminare. Il giorno del suo primo compleanno già correva da una parte all'altra della grande sala, ruzzolando continuamente.
Ogni bambino attraversa una difficile fase della crescita denominata "terrible two". Questa fase il terrorista l'ha cominciata ad un anno con picchi di terrorismo acuto a 3 anni, scemando moooolto lentamente verso i 5 e non scomparendo mai del tutto.
Lui doveva toccare tutto e distruggere tutto. Non c'era nulla che afferrato dalle sue nefaste manine riusciva a rimanere indenne.
Qualunque giocattolo appena spacchettato veniva rapidamente annientato nel giro di 30 minuti.
La mia piccola polpetta non ha avuto sopramobili da rompere nè a casa mia nè a casa dei nonni! Gli amici quando ci invitavano smontavano la casa nascondendo vasi, sopramobili e tavolini bassi.
Una passeggiata con lui era una gara di corsa. Le sue braccia come tentacoli e non c'era verso di agganciare le manine per tenerlo vicino. Sgusciava e cominciava a correre allontanandosi oltre misura e ci toccava corrergli dietro per non perderlo per sempre.
Una volta stavamo seduti nel cortile di un bar, avevamo finito la nostra bella granita con brioche, il Tizio si alzò per andare a pagare. Con balzo felino il terrorista si lanciò giu' dalla sedia e corse verso la strada...immaginate le mie urla...fortunatamente un signore lo afferrò prima di finire sotto qualche macchina.
Di questo genere di spaventi me ne ha fatti prendere tanti.
Obbedire è stata sempre la sua grande difficoltà che siamo riusciti ad ottenere solo con le minacce e le punizioni.
Gli piaceva nascondere gli oggetti (le chiavi dell'auto erano un "must") nei posti piu' disparati, alcuni di questi a tutt'oggi ancora dispersi, forse fagocitati dal pavimento o dalle pareti.
Un altro scoglio bello grande è stato lo spannolinamento, cominciato a due anni e mezzo e finito un bel pò di mesi dopo. Di pipì addosso tante, nel letto poche ma la pupu'...
Per quasi un anno ho combattutto con questo suo blocco psicologico  inespugnabile come una fortezza.
Ho lavato biancheria piena di cacca per quasi un anno...se ci penso mi viene una crisi isterica!
Ho provato in tutti i modi, credetemi. Lui si tratteneva per 2-3 giorni e poi quando proprio non poteva piu' farne a meno correva a nascondersi sotto al tavolo o dietro una porta e se la faceva addosso.
Forse mi sono accanita troppo, forse non era pronto, ma vi assicuro che è stata un'esperienza devastante.
Il problema "pupu' di tanto in tanto ritornava, fino a sei anni in proporzioni minori e solo per pigrizia.
A proposito di pupu'...l'ultima felice idea delle sue risale a qualche giorno fa. L'altra sera mentre faceva il bidè ha fatto la cacca in loco e poi cercando di rimediare al guaio è andato a prendere un cucchiaio per  spingere la malefatta con il manico e  a modo suo sturare... E' pigro a tal punto... io potrei diventare pazza un giorno per un'uscita simile. Io e il Tizio siamo rimasti attoniti ed esterrefatti e dopo questa parentesi  torniamo al racconto.
Crescendo mostrava una sempre piu' spiccata predisposizione verso la sperimentazione e il collaudo...smontava pezzo per pezzo ogni cosa.  Guai a lasciare un cacciavite facilmente recuperabile dal terrorista, cominciava a svitare ogni cosa.
Una volta trovò la cassetta degli attrezzi malauguratamente incustodita e si smontò la bicicletta.
Guai a portarlo per negozi. Fino a sei anni si allontanava e si nascondeva in mezzo ai vestiti appesi e dopo avere scoperto il suo nascondiglio dovevo rincorrerlo per tutto il negozio prima di afferarlo .
Adesso non si nasconde piu' tra gli abiti ma mi martella il cervello perchè si annoia e perchè vorrebbe un giocattolo nuovo.
Fin dall'asilo le maestre lo credevano un bambino iperattivo. Non è iperattivo, facemmo i dovuti controlli quando aveva 3 anni. Monta delle batterie duracel inesauribili ma non è patologicamente iperattivo fortunatamente. 
In prima elementare non voleva stare seduto, non voleva andare a scuola, non stava attento, per fare i compiti a casa la disperazione piu' totale, io ero incinta della piccola polpetta e non so come sono riuscita a portare a termine la gravidanza! La maestra ci chiamava quasi ogni giorno per comunicarci il menefreghismo,la svogliatezza, l'incapacità di rimanere fermo.
Dopo 1 mese cambiammo classe, sotto suggerimento della preside , e lo mise nella sezione della famigerata maestra F.
Una maestra severissima che lo ha raddrizzato...almeno in classe.
Adesso è in terza elementare, in confronto alla prima è un paradiso, anche se per i compiti a casa spesso è una disperazione e la mattina per alzarsi ancora peggio.
Alla veneranda età di 8 anni ha ancora paura di dormire solo nella sua stanza e anche qui le abbiamo provate tutte. La lucetta notturna non la vuole perchè gli fa paura, il buio completo anche. Vorrebbe dormire sempre nel lettone. A volte mi prende per sfinimento e dorme nel lettone, altre volte sempre per sfinimento mi corico con lui nel lettino finchè non crolla.
Fosse per lui non andrebbe mai a letto ma quando prende sonno neanche le bombe riescono a destarlo dal suo stato semi-comatoso!   Infatti la mattina la disperazione è con noi, lo vesto io mentre ancora sonnecchia per  ridurre i tempi morti altrimenti estenuanti.

Di buono ha che è un bambino smaliziato. Alla sua età molti bambini hanno già la cattiveria, l'opportunismo, quel senso di superiorità e di prevaricazione. Lui gioca con i bambini di tutte le età senza problemi e non alza mai le mani. E' l'amico fidato e il fidanzato fedele (almeno con l'unica fidanzata che avuto fin'ora).
Dategli la tv e lo fate felice, toglietegli la tv per punirlo e obbedisce come un cagnolino!

E' dura, davvero dura. Con lui ogni cosa va sudata, guadagnata con moooolta fatica.
Forse io non sono la mamma ideale nè perfetta, ma cerco di fare del mio meglio e cerco di fargli capire che lo rimprovero e lo punisco per il suo bene e perchè gli voglio bene.  A volte mi scoraggio,  allora penso e cerco di convincermi che lui non potrà essere come io vorrei che fosse e comincio ad accettarlo in tutto il suo terrorismo (o quasi!).

Baciuzzi.

     

venerdì 2 marzo 2012

Lo so... lo so...che vi ho abbandonato il racconto a meta' e che non scrivo da tanto, che non commento da altrettanto tempo e forse mi credete defunta...
Allora vi scrivo queste due righe solo per comunicarvi che sono viva e vegeta, ma sono cosi' incasinata a casa e anche in ufficio, da non riuscire a ricavare il tempo sufficiente per continuare il racconto di colui che si trasformo' in terrorista.
Diciamo che per me e' stato divertente scrivere la prima parte e vorrei godermi anche la seconda parte con calma e sangue freddo!
A presto, spero.
Ciau