venerdì 10 giugno 2011

Divagazioni

Passati i primi giorni nella semincoscienza di quanto sta accadendo nella mia vita, comincio ad essere attanagliata dall'ansia.
Una sensazione che conosco bene e che ho paura possa degenerare.
Come se qualcuno mi strappasse il cuore dal petto...e in effetti "qualcuno", anche se metaforicamente, lo sta gia' facendo.
Come se qualcuno mi stesse coprendo il viso con un cuscino impedendomi di respirare a pieni polmoni.
Come un giocattolo a molla, di quelli di latta, un po' scolorito dal sole, la vernice saltata qua e la' ...e la carica sta per finire, ma la chiave e' ancora attaccata sul dorso, basta girarla un po' per ripartire...

Ieri invece ero incontenibile e io conosco bene questa 'me", eccessiva nel parlare e nel ridere, che da li' a poco si sciogliera' in un pianto isterico. Oggi ne ho proprio voglia e un tremendo bisogno di sciogliermi in un pianto liberatorio...ma sono in ufficio e proprio non posso permettere che questa "me" prenda il sopravvento.

Meglio divagare che, oltre a fratturarvi i marroni, rischio di non riuscire a contenere questo fiume in piena.

Meglio parlare dei miei cuccioli.
Durante la doccia serale pre-nanna, il terrorista: "Mamma, quando saro' grande e faro' un lavoro tipo l'idraulico (ma perche' proprio l'idraulico??boh...), potro' raccontare di me di quando ero piccolo?" e io quando parte cosi', con queste domandone da 100 milioni di dollari, non capisco proprio dove vuole arrivare ne' dove lo dovrei portare!
Amammuzza: "Certo amore, cosa vorresti raccontare?"
Terrorista: "Anche se faro' un lavoro come l'idraulico, vorrei raccontare che da piccolo ero un elettronico, che ne capisco di elettronica!"
Amammuzza: "Certo amore!" e dentro me la rido come la pazza, mentre lui si proietta in questo futuro strano.
Poi va a letto e io in cucina  a sbrigare le ultime 600 mila cose prima di raggiungerli nel lettone.
Terrorista: "Mammaaaaa!!! Sono caduto nella cullaaaaa!!! ...e non ho la forza per uscire...sono stanco..."
Dopo esser "caduto" un paio di volte nella culla della sorella, finalmente entrambi sono "caduti" nel lettone e si sono addormentanti, cosi' da lasciarmi finire le 800 mila cose (che nel frattempo si sono amate e si sono moltiplicate!).

La mia polpetta e' sempre piu' bella e che ve lo dico fare!
I suoi bacini con il pre-schiocco e il post-bava sono meravigliosi, il suo panciotto e le sue guanciotte sempre piu' polpettose, i dentini spuntano come funghi da un giorno all'altro e li affila sulle mie braccia.
Questa mattina si e' svegliata con l'acconciatura da signora ultra sessantenne dopo esser stata cotonata e fonata!
Appena sveglia mi regala uno dei suoi meravigliosi sorrisi con il ciuccio ancora tra i denti e dopo un po', come ogni mattina mi chiede " o e' papa'a???" (dov'e' papa'?)  con modulazione di frequenza sulla "a"...e il mio volto si rattrista e mi limito a rispondere "non c'e' papa' ", ma lei e' piccina non puo' capire.
Il mio terrorista e' anche un po' rincoglionito, ancora per fortuna non mi ha chiesto dov'e' il suo papa', perche' la mattina passa a prenderlo e non si alza dal lettone come di consueto.
Forse perche' pensa che e' a lavoro, ma prima o poi mi fara' delle domande sempre piu' incalzanti e io cosa dovro' rispondere????????? E' dalla zia R... a fare che???? Amore di mamma non lo so neanche io a fare cosa...
Gira e rigira il pensiero va a cadere sempre li'...

In quei pochi attimi che ci siamo incrociati non mi ha neanche chiesto come sto...

Come sto??? Come merda non c'e' male!

Buona giornata a todos

P.S.sto gia' meglio dopo il post e il pericolo inondazione, per adesso, e' stato scongiurato!)

4 commenti:

  1. avanti tutta, ammammuzza!!! non ti guardare indietro adesso, perchè crolleresti!!! guarda solo avanti e non pensare a ciò che è successo: ci penserai tra 1 anno, quando tutto questo sarà passato.
    Alle domande dei figli rispondi sempre che è al lavoro, poi si vedrà, anche lui deve dare delle risposte, no?!?

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  2. Hai ragione Corie, anche lui deve dare delle risposte, a dire il vero anche a me deve delle risposte. Aspettiamo, solo che l'ansia cresce e il senso di solitudine pure.

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  3. per rispondere bisogna fare due cose: avere la chiarezza di chi si è e di cosa si vuole
    e non tutti riusciamo ad avere questa chiarezza, a volte il riuscire ad ottenerla può essere molto doloroso

    Fabiana

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  4. penso che dobbiate trovare una linea comune e rispondere univocamente alle domande dei piccoli per non confonferli ulteriormente in questi momenti dove se già voi non ci capite nulla figurati loro!

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