giovedì 30 giugno 2011

E poi ci sono questi momenti...

Sono stanca di questi continui esami che ovviamente e puntualmente non supero.
Sono stanca delle continue accuse.
Sono stanca di litigare.
Sono stanca di non poter dire piu' neanche una parola.
Sono stanca di sentirmi dire cattiverie senza reagire e se reagisco sono una vipera o sono una persona normale?
Sono stanca di frenare e non poter essere sfrenatamente me stessa.
Sono stanca di cercare di capire l'incoerenza.
Sono stanca di sopportare.
Sono stanca della sua assenza e della sua invisibile presenza nei miei confronti.
Sono stanca di non essere amata e di non essere accettata con tutti i miei difetti...ma soprattutto...ho dei pregi?????
Non lo so piu'.
Non so piu' chi sono.
Non so piu' dove stanno i miei sbagli.
Non so piu' come rimediare.
Non so piu' se riuscirò ancora a sopportare tutta questa sofferenza.
Non so piu' se in fondo in fondo la merito tutta questa sofferenza.

Voglio solo un pò di pace.
Un pò di serenità.

Chiedo troppo??????????

E poi ci sono quei momenti in cui manderei tutto e tutti a fanculo. O forse solo alcuni. In particolare uno.
E forse sono così stanca che l'ho fatto.
E forse sono stata un pò stronza perchè sono davvero stanca.
E forse sono stanca anche di fare la buona e per giunta essere presa per una vipera e quindi ho deciso di fare la stronza.
E forse chi non mi ama non mi merita e tutte le cazzate già fatte che vi vengono in mente.
E forse ora divento davvero cattiva, così finalmente capisce il significato di questa parola che usa assolutamente a sproposito.
E credo di avere 1000 difetti ma non credo di essere cattiva... ci diventerò...
E forse lo sono e non mi merito un cazzo.
E forse sto delirando alla grande ma lasciatemi sfogare perchè sto maledettamente male.
E l'unica certezza che ho è che sono una stupida.

STOP.

lunedì 20 giugno 2011

Una settimana tra alti e bassi

Quella appena trascorsa non e’ stata una settimana facile e in effetti non me ne ricordo di settimane facili!
La polpetta con la brochite, I viaggi dalla pediatra, l’aerosol mattina e sera, le liti con il “fuggitivo”, I pianti , I sorrisi velati da una tristezza che cerco di mandare via a calci e pugni(spesso colpi a vuoto).
Sabato mattina la recita di fine anno della mia dolce polpetta, che a causa di due giorni d’assenza non ha ricordato le battute per  recitare la sua parte… uhahauhauhauhauhauha!!!
La mia polpetta ha quasi 18 mesi e il suo vocabolario e’ ancora molto ristretto…
La recita dei  “pulcini” consisteva in un balletto, che le maestre guidavano da un angolino gesticolando accovacciate.
Alle note di una di quelle canzonette (tipo “ritmo guelta” ma non sono sicura che fosse proprio quella) I “pulcini” erano quasi tutti imbambolati, compresa la polpetta che aveva gli occhioni sgranati verso il pubblico. Tutti imbambolati  tranne  la scatenata nipotina di 2 anni che, in primo piano,   eseguiva tutte le mosse ancheggiando a ritmo!
Alla fine hanno rimesso la medesima canzonetta e abbiamo ballato con I nostri pulcini.
Solo cosi’ ho rotto il ghiaccio. Quella patina spessa di ghiaccio, quel  disagio che avevo fin da quando ero arrivata  perche’ mi sentivo fuori posto, estranea, in mezzo a tutti quei genitori felici , i miei suoceri,cognati, marito e io mi sentivo (o meglio mi sono) emarginata.
Abbiamo consumato il nostro pranzo insieme, io, il marito-fuggitivo, i miei giuielli.
Ho preso il coraggio a due mani  e gli ho chiesto se la sera avrebbe potuto tenere i bambini cosi’ che io potessi uscire. Mi ha tempestato di domande sempre piu’ incalzanti, ma io ho tenuto duro mantenendo quel mistero  che forse e spero abbia fatto scattare un qualcosa, insinuare un dubbio alla non piu’ certezza che sia tutto perduto.
Un messaggino di semi-gelosia con il quale mi intimava di non aprire “mente” o “altro” a qualcuno prima di aver preso una decisione per le nostre vite…
E ieri sorpresona… mi ha invitato per un week-end insieme e senza I bambini!
La speranza, che ormai giaceva morente, si e’ riaccesa.
Non so se tutto questo capita perche’ ha sentito che stavo per  sfuggire dal suo pugno, o se questo e’ l’ennesimo test nei miei confronti.  Non m’importa. Ho nuovamente una speranza, che spero non venga disillusa e depistata come le altre volte.
Dovro’ sfoggiare tutta la femminilita’ ,la sensualita’ e la dolcezza che ho in corpo… e la cosa un po’ mi mette ansia, mi carica di responsabilita’. Forse alla fine saro’ solo me stessa con tutta me stessa e tutto andra’ come deve andare.
Ieri, come vi raccontavo al precedente post, sono nuovamente andata al centro benessere…la seconda volta…e una donna a queste cose si abitua facilmente!!!
E che ve lo dico a fare…e’ stato meravigliosamente relaxantissimo!!!
Massaggio relax dalle splendide mani di un’esile signorina, su un materasso ad acqua illuminato da una luce rosa. Olio in tutto il corpo, musica non identificata (da me) ma estremamente rilassante, pelle d’oca e goduria a tutto spiano!
Finito il wonderfulissimo massaggio, ho trascinato il corpo gia’ estremamente rillassato verso la stanza delle meraviglie per il percorso termale e li’ bagno turco, idromassaggio, doccia emozionale e tisana Purity.
Anche li’ una vaga sensazione di disagio, perche’ questa volta non ero da sola. Stavano due coppie e un ragazzetto tra la nebbia del bagno turco e poi nella vasca idromassaggio, del quale non ho visto neanche il volto, essendo senza occhiali e cieca come una talpa!!
Il disagio  e’ stato comunque superato abilmente dall’estrema sensazione di relax-benessere!
Auguro a tutte ma anche a tutti una goduria simile!!!

Baciuzzi.




lunedì 13 giugno 2011

Quiestione di relax

Ho sonno, ma non ho voglia di dormire...

Il week-end??? Simpaticheggiante...
Sabato il tizio ci ha portati a pranzo fuori e siamo stati bene...la sera è rientrato dalla sorella.
Domenica è stato tutto il giorno in casa e siamo stati bene...la sera nuovamente a casa della sorella.
Oggi la mia piccola polpetta si è sentita male e il tizio è andata a prendela all'asilo (o come dice il suocero all'esilio!) e ha aspettato che tornassi dal lavoro...per poi tornare dalla sorella.
Poi mi scrive che il mio tono non gli piace...forse dovrei mandarlo a fanc...ehm...dalla sorella!
Il pretesto è tutto ciò di cui ha bisogno.
Si può dire?? Mi sento fortemente presa per il culo...
Il week-end lasciava presagire qualcosa di buono, invece ancora una volta m'illudo e mi ostino a tenere viva una speranza che non esiste.
Mi taccia di depressione...proprio adesso che sto reagendo come mai avrei creduto di riuscire a fare.

Ieri pomeriggio sono andata al centro benessere dell'hotel, presso il quale il tizio ha comprato il buono per un percorso termale e un massaggio relax (il famoso regalo di compleanno). La mia "depressione" va curata, ho bisogno di relax...
Così un pò angosciata dalla cosa, per via della solitudine in cui mi sarei trovata e per l'ambiente un pò fighetto che pensavo di trovare, mi sono prenotata per questo benedetto momento di relax.
A distanza di 3 settimane dal compleanno e dietro insistenza del tizio.
Avevo come la sensazione di andare dal dentista a togliere una mola e l'ansia di chi va alla posta consepevole di dover aspettare molte ore prima di pagare la bolleta.
Mi sono dovuta ricredere e alla fine a "relaxarmi" ci sono davvero riuscita.
Non c'era nessuno, la stanza era tutta per me e ho preso possesso della vasca idromassaggio, del bagno turco e ho "gustato" pure le tisane ustionandomi la lingua.
Il massaggio??? La ragazza è dovuta andare via e non ho potuto fare il massaggio relax previsto dal mio pacchetto, così per scusarsi dell'inconveniente (del quale ho pacatamente protestato: testa cà non parla si chiama cucuzza!)   mi ha prenotato pure per domenica prossima!!!
Ogni tanto una botta di culo capita anche a me! Così, se riesco a piazzare i pupi, anche domenica prossima mi relaxerò...e chissà se il tizio mi potrà dichiarare clinicamente guarita dalla depressione!!


venerdì 10 giugno 2011

Divagazioni

Passati i primi giorni nella semincoscienza di quanto sta accadendo nella mia vita, comincio ad essere attanagliata dall'ansia.
Una sensazione che conosco bene e che ho paura possa degenerare.
Come se qualcuno mi strappasse il cuore dal petto...e in effetti "qualcuno", anche se metaforicamente, lo sta gia' facendo.
Come se qualcuno mi stesse coprendo il viso con un cuscino impedendomi di respirare a pieni polmoni.
Come un giocattolo a molla, di quelli di latta, un po' scolorito dal sole, la vernice saltata qua e la' ...e la carica sta per finire, ma la chiave e' ancora attaccata sul dorso, basta girarla un po' per ripartire...

Ieri invece ero incontenibile e io conosco bene questa 'me", eccessiva nel parlare e nel ridere, che da li' a poco si sciogliera' in un pianto isterico. Oggi ne ho proprio voglia e un tremendo bisogno di sciogliermi in un pianto liberatorio...ma sono in ufficio e proprio non posso permettere che questa "me" prenda il sopravvento.

Meglio divagare che, oltre a fratturarvi i marroni, rischio di non riuscire a contenere questo fiume in piena.

Meglio parlare dei miei cuccioli.
Durante la doccia serale pre-nanna, il terrorista: "Mamma, quando saro' grande e faro' un lavoro tipo l'idraulico (ma perche' proprio l'idraulico??boh...), potro' raccontare di me di quando ero piccolo?" e io quando parte cosi', con queste domandone da 100 milioni di dollari, non capisco proprio dove vuole arrivare ne' dove lo dovrei portare!
Amammuzza: "Certo amore, cosa vorresti raccontare?"
Terrorista: "Anche se faro' un lavoro come l'idraulico, vorrei raccontare che da piccolo ero un elettronico, che ne capisco di elettronica!"
Amammuzza: "Certo amore!" e dentro me la rido come la pazza, mentre lui si proietta in questo futuro strano.
Poi va a letto e io in cucina  a sbrigare le ultime 600 mila cose prima di raggiungerli nel lettone.
Terrorista: "Mammaaaaa!!! Sono caduto nella cullaaaaa!!! ...e non ho la forza per uscire...sono stanco..."
Dopo esser "caduto" un paio di volte nella culla della sorella, finalmente entrambi sono "caduti" nel lettone e si sono addormentanti, cosi' da lasciarmi finire le 800 mila cose (che nel frattempo si sono amate e si sono moltiplicate!).

La mia polpetta e' sempre piu' bella e che ve lo dico fare!
I suoi bacini con il pre-schiocco e il post-bava sono meravigliosi, il suo panciotto e le sue guanciotte sempre piu' polpettose, i dentini spuntano come funghi da un giorno all'altro e li affila sulle mie braccia.
Questa mattina si e' svegliata con l'acconciatura da signora ultra sessantenne dopo esser stata cotonata e fonata!
Appena sveglia mi regala uno dei suoi meravigliosi sorrisi con il ciuccio ancora tra i denti e dopo un po', come ogni mattina mi chiede " o e' papa'a???" (dov'e' papa'?)  con modulazione di frequenza sulla "a"...e il mio volto si rattrista e mi limito a rispondere "non c'e' papa' ", ma lei e' piccina non puo' capire.
Il mio terrorista e' anche un po' rincoglionito, ancora per fortuna non mi ha chiesto dov'e' il suo papa', perche' la mattina passa a prenderlo e non si alza dal lettone come di consueto.
Forse perche' pensa che e' a lavoro, ma prima o poi mi fara' delle domande sempre piu' incalzanti e io cosa dovro' rispondere????????? E' dalla zia R... a fare che???? Amore di mamma non lo so neanche io a fare cosa...
Gira e rigira il pensiero va a cadere sempre li'...

In quei pochi attimi che ci siamo incrociati non mi ha neanche chiesto come sto...

Come sto??? Come merda non c'e' male!

Buona giornata a todos

P.S.sto gia' meglio dopo il post e il pericolo inondazione, per adesso, e' stato scongiurato!)

giovedì 9 giugno 2011

Oggi sono io

Oggi mi sono alzata dal letto con poca voglia di vestirmi, poca voglia di truccarmi, sarei voluta rimanere in pigiama...e invece ho fatto tutto il contrario, mi sono travestita da splendida (almeno credo).
Un pò per tirarmi su, perchè non serve a niente piangersi addosso, perchè non mi serve farmi commiserare nè dal tizio (marito solo nei documenti), nè da nessun altro.
Jeans stretto, maglia a righe rosse bianche e blu "sbrex", scarpe col tacco "stampellico", trucco curatissimo, spiritosona e pressocchè serena.
Niente pianti isterici, niente musi lunghi, nessuna scenata, un sole che spaccava le pietre.
Oggi è stato così, domani non so.
Ho lavorato, ho riso a crepapelle per una gara di battutacce tra colleghi, un breve pit stop a casa per il passaggio del testimone (prole) da parte del corridore-marito, spesa al supermercato vicino casa, cena, docce, pigiami, coccole prole, nanna (solo prole), piatti, lavatrice, stirare (udite!udite! ho avuto voglia di stirare e questo è un sintomo grave). Ho messo pure le toppe ai jeans del terrorista, che avevo pensato di far fare alla suocerina (a volte suocerazza, ma quando è utile suocerina!), ma ho scoperto che esistono le toppe termoadesive dopo averne acquistato un paio oggi pomeriggio.
Adesso non ho sonno...
Sono stanca, lo ammetto, ma a quanto sonno zero patata!
No, non ho paura di stare sola.
Quando il tizio fa il turno di notte sono sola.
E poi in realtà non sono sola, ho i miei cuccioli, entrambi accucciolati nel lettone con me, che mi tengono compagnia tutta la notte con i loro calcetti e braccetti, pianti tappati con ciuccio e bicchieri d'acqua.
Forse ancora non ho realizzato che lui non c'è da due notti, o forse sto cercando di abituarmi ad una nuova possibile vita.
Mi dicono che sono forte.
In realtà alcuni giorni mi sento forte, altri una pappa molle.
Ho pregato tanto per questa forza e per questa pazienza, proprio in quei momenti in cui la "pappa" si faceva molle.
Le cose andranno come devono andare, non sarò io a fermare il corso degli eventi, nè posso chiedere a Dio di cambiare il cuore di chi non mi ama.
Solo forza e coraggio, solo di questo ho bisogno e chiedo a Dio, per poter crescere i miei figli nel migliore dei modi, qualunque cosa accadrà.

Buona notte cari.

lunedì 6 giugno 2011

Ecchime!

Una settimana di silenzio-blog causa super lavoro in ufficio e solito super lavoro a casa.
Oggi sono scarica in ufficio e sempre a carica a casa.
Cosi', dopo avervi un po' scioccato con il post precedente, mi sembra giusto darvi un piccolo aggiornamento della situazione.
Il giorno dopo e' tornato all'ovile e il lunedi' sera abbiamo parlato a lungo.
L'ennesima discussione chiarificatrice che ancora non ha portato a nulla.
Sono comunque contenta di essere riuscita a parlare di tutto quello che sento e aver comunicato senza pianti isterici, con calma, quanto sto male per questa situazione.
Ultimamente mi e' capitato spesso di non saper  comunicare, di trovarmi davanti ad un accusatore accanito che non ascolta. Sta volta forse sono riuscita a comunicare e forse dall'altra parte sono stata ascoltata. Forse.
La situazione e' comunque statica.
La parole divorzio e separazione non esistono nel suo vocabolario...forse la parola "limbo" e' a lui piu' congeniale.
Vorrebbe prendere un periodo di riflessione, stare per un po’ dalla sorella, per capire se sente la mia mancanza, per capire se potra’ riuscire ad accettarmi per quello che sono…
La cosa mi lascia molto perplessa, ma io non incateno nessuno, ne’ posso obbligarlo ad amarmi.
Se dovesse capire che senza di me sta meglio, ma le parole divorzio e separazione non stanno nel suo vocabolario, cosa fara’?? Continuera’ con la situazione di comodo???
Io so perfettamente qual e’ il mio posto, il mio ruolo, e’ lui che deve chiarirsi e di certo non puo’ portarmi al limite solo perche’ spera che sia io a prendere una decisione, solo per scaricare il peso di tutte le colpe su di me.
Ad una settimana dalla discussione e’ ancora a casa, con la sua solita faccia scura, con la sua solita freddezza, con il suo solito distacco.

Ieri siamo andati al “parco delle farfalle” e i bambini si sono divertiti tanto.
Abbiamo fatto il pieno di vento, ma faceva caldo e spero che non mi chiamino dall’asilo per dirmi che la piccola ha la febbre.
Il terrorista ha colpito ancora, ha smontato una casetta nell’area giochi…da grande fara’ l’ingegnere!! In sua difesa ha avuto il coraggio di dire : “Ma io non l’ho rotta! L’ho solo smontata!” .  Mai una volta che riesca a non farsi rimproverare da qualcuno…
Oggi passero’ la giornata con l’immagine della mia piccola polpetta con la sua faccetta sorridente sull’altalena e il terrorista ingegnere folle, perche’ sono queste le cose che mi rendono felice, che mi fanno passare la giornata.
Perche’ non c’e’ niente di meglio al mondo dei loro sorrisi.

Baciuzzi.