martedì 12 aprile 2011

In ufficio


A volte sono pesante, spesso ciarlo in modo ”accelerato” e spropositato.
Essermene accorta e’ gia’ un passo importante, porre un freno a questo fenomeno e’ un’impresa piu’ ardua che ha quasi dell’impossibile !
Forse sono solo delle paturnie dettate dalla mia poca autostima…  ma quando guardo le facce attonite, che sono state appena investite da un turbinio di parole, ad un tono pari a 200 decibel, accompagnate da un gesticolare eccessivo e fastidioso anche per me, mi rendo conto che forse non sono solo paturnie.
Questa sono io quando arrivo in ufficio.
Se qualcuno ancora dormiva fingendo di lavorare di primo mattino, si sveglia sudato e con i battiti accelerati come da un incubo !
Andiamo alle macchinette del caffe' e ne prendo uno…anche se per me sarebbe piu’ opportuna una camomilla.
Continuo a ciarlare, raccontare piccoli aneddoti, fare battutacce sugli aneddoti raccontati dagli altri colleghi e nel frattempo rimescolo il mio caffe’ per almeno 10 minuti buoni.
Questa sono io.  Allegra-stressata-accelerata-rompiballe.
Poi ci sono loro.
Passo con loro (mio malgrado) la maggior parte del tempo e nella nostra forzata convivenza abbiamo imparato a conoscerci e ogni tanto anche tollerarci.
Il mio box ( che non e’ una scatola, anche se a volte risulta stretto e soffocante come tale !)  contiene 4 scrivanie.  Io sono seduta nell'angolino,  "accoffolata" delicatamente come l'ippopotama ballerina di fantasia della Disney!
Accanto sta seduto V. detto il mastro, con la sua flemma, la sua precisione maniacale, il suo sguardo spesso perso nel vuoto. Tutti bravi ragazzi, ma lui e’ un soggettone. Sempre molto silenzioso, giusto per compensare il mio ciarlare. La mattina arriva molto tardi e ha bisogno di tempo per sistemare la sua borsetta  da uomo, tirare fuori tutti i fogli con gli appunti dal cassetto e allinearli rigorosamente su un punto ben definito della sua scrivania. Poi magari, se non ha nulla da fare e’ capace di fissare per delle ore il monitor con la posta gia’ letta.
A seguire c’e’ F. che ha un unico scopo lavorativo, un chiodo fisso…un aumento di stipendio ! Che avevate pensato ? Sfodera sempre un sorrisino sarcastico che dice chiaramente « sono pronto alla battuta ». Le sue battute pero’ non fanno ridere quasi mai, anzi a volte sono solo mirate ad infilare fastidiosi chiodini  ed hanno sempre come scopo il suo tanto agognato aumento(cosa che puntualmente ogni anno non arriva!).  Sarebbe un potenziale killer. Questo e' venuto fuori da un test utilizzato dagli psicologi per capire se un individuo e' un potenziale omicida, nessuno ha risposto in maniera corretta ovviamente meno che lui!!
Per chiudere il giro, c’e’ l’amico mio, che ogni giorno porta un carretto di insulti amichevoli da consumare in giornata. A che servono gli amici !
C’e’ ancora un vasto assortimento di « maschioni » dei quali mio marito non potrebbe mai essere geloso ! 
Inizialmente nel mio gruppo ero l’unica femminuccia…ma ero un maschiaccio come loro. Adesso siamo a quota tre donne.
La gentile bionda(a volte non proprio gentile perche’ attiva un  meccanismo di autodifesa, per mascherare la sua timidezza ed esaltare la sua insoddisfazione) che ha sempre a tua disposizione cioccolatini, tisane, nutella ecc., per i momenti di massimo bisogno psicofisico...  di scoglionamento insomma!
D. con la sua dolcezza , timidezza e insicurezza. Ti guarda con quegli occhioni verdi attraverso i vetri dei suoi occhiali, implorandoti con lo sguardo se ti scappa una battuta un po’ pesante.
Di qualunque medicinale tu avessi bisogno, chiedi a lei e ne e’ fornita come una farmacia.
Poi ci sono ancora io (esibizionista !), che ogni tanto gratifico le "mie" ragazze con un abbraccio.
Di solito non vado in giro abbracciando le persone (i maschi mai mai mai !),  ma quando le giornatine faticano a passare un piccolo incoraggiamento non fa mai male.

Sono stata lievemente logorroica…

Passo e chiudo.


Baciuzzi.

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