lunedì 19 settembre 2011

Si ricomincia con mooooolta fatica, pochissima voglia di lavorare ( e ve l'ho detta ottimista!), tanti pensieri che non fanno altro che roteare e svolazzare come avvoltoi e due figli pestiferi che infieriscono sul mio precario equilibrio.
Il terrorista ha cominciato la scuola da una settimana ed e' gia' arcistufo di compiti per casa, lezioni, annessi e connessi.
Abbiamo trascorso quasi un'intera domenica a battagliare per via dei compiti per casa, perche' si stanca, perche' e' difficile, perche' la penna e' magicamente sparita, perche' ha fame,sete, pipi',pupu' ed ogni scusa e' buona.
Punizioni e sculacciate non sono servite se non a farmi sentire in colpa. Avvilita.
Dopo una sana e inutile ramanzina gli ho chiesto: " Perche' il primo giorno eri cosi' felice e adesso non piu'??"
e lui con fare sicuro mi ha risposto: " Perche' la scuola e' come uno scherzo, e' bella se dura poco!!!".
Questa mattina peggio che andar di notte, non voleva alzarsi e poi in macchina mi pregava di portarlo dalla nonna anziche' a scuola...
Heeeeeellllllpppppp!!!! Non so piu' che pesci prendere. Sarebbe ben accetto qualche consiglio.
Considerate che un solo giorno (cioe' ieri) ho sfoderato tutte le armi possibili. Divieto ai cartoni, non abbiamo invitato l'amichetto nel pomeriggio, l'ho mandato a letto a riflettere, ramanzina sull'importanza dello studio e sul futuro che attende gli asini, paragone con il mio lavoro, sculacciata dopo che si era rimesso in punizione da solo pur di non continuare coi compiti.
A voi l'ardua sentenza!

12 commenti:

  1. Io ho il tuo stesso problema con il più grande. Una volta, stremata, gli ho detto che doveva studiare perchè altrimenti, da grande, il massimo che poteva fare era l'omino che pulisce i bagni degli autogrill. Ho esagerato, lo ammetto. Peró è andato subito a fare i compiti :-)

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  2. Io ne ho uno troppo piccolo per poter consigliare. Quindi parlo come un libro che ho letto (GENITORI EFFICACI, di Thomas Gordon).
    Teoria vuole che, se una persona deve fare qualcosa perché minacciata o ricompensata, non vorrà mai veramente farla.
    E allora serve responsabilizzare questa persona per fargli prendere una decisione sua riguardo quel dato compito. Chiedendogli quali sono i problemi. Ascoltandolo senza giudicare. Facendogli capire perché NOI troviamo importante che faccia quella cosa (mamma ti vuole molto bene e sa che la scuola è importante per te - e sì ci rimango molto male se tu non vuoi fare i compiti - mi fa male proprio qui, nel pancino, perché vorrei vedere che riesci a fare questa cosa importante).
    E trovando un compromesso: è importante che tu faccia i compiti, cosa possiamo fare per rendere tutto più accettabile? (Lasciando magari che sia lui a dare la proposta e rispettando la sua richiesta).

    Questo il libro. Poi lo so che nella pratica è tutto molto più complicato - io ci ho un po' provato, ecco.

    Buona fortuna!

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  3. che ti devo dire...che pazienza! io ancora sono troppo indietro..., ma ad una cosa ci arrivo...ti fanno santasubbeto di sicuro!!! non ti perdere di coraggio...baci nika...:*******

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  4. consigli... non sono in grado, ma sicuramente ce la farai, se ha cambiato idea in una settimana la prossima potrebbe cambiarla di nuovo, mi rendo conto che può essere pesante, ma supererete il problema, ne sono certo! Anche tu sai che è così, vero?

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  5. non è che per caso si trova male in quella scuola?
    in generale credo ci voglia un pò di pazienza....magari potresti parlarne con le maestre!

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  6. Eu: Io gli dico sempre che se non studia non sara' in grado di fare nessun lavoro, che mamma e papa' non ci saranno per sempre, che lui dovra' pur mangiare con i suoi soldini un giorno, che se vorra' farsi una famiglia dovra' avere un lavoro per dare anche a loro da mangiare e comprarsi quello che vuole.
    Io in ufficio devo lavorare per guadagnare e andare a scuola e' il suo lavoro, se non studia non impara.

    Nespola: gli dico anche che studiare e' molto importante per i motivi appena elencati e vedere che lui la prende cosi' alla leggera mi rattrista. Gli dico anche che lui e' tanto intelligente e questa intelligenza va allenata con lo studio.
    Io ci provo e riprovo ma lui e' di coccio! Capisce e si mette al lavoro per altri 10 minuti e poi siamo punto e a capo!

    unangoloinblu: Santa subitu!!!!Santa subitu!!!!

    Bert: si', credo che supereremo il problema...prima o poi si diplomera' volente o nolente!

    Madamadorè: Lui si trova male con lo studio! In prima abbiamo cambiato anche classe e quindi maestra, perche' la precedente era troppo "morbida" e non riusiva a domarlo.
    Gli piacciono i giochi di forza!

    Ieri comunque mi sono seduta accanto a lui e gli ho detto: "tu starai seduto finche' non avrai finito e io staro' qui ad aspettare che finisci. Se tu non fai il tuo dovere io non faro' il mio, quindi non cucinero' e sta sera non si mangia!"
    Era una storia da inventare (cosa che lui odia), in 15 minuti ha scritto due pagine intere, cose che mai!!!

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  7. Qui si dice "mazz' e panell' fann' 'e figlje bell', panell' senza mazz' fann' 'e figlje pazz'" (trad. lett. per la Valle d'Aosta :P: "Bastone (mazza) e pagnotta fanno belli i figli, pagnotta senza bastone fanno i figli pazzi").
    Non sono ancora genitore, quindi, non potrei darti consigli, ma, visto che qualcuno altrove mi ha eletto 'puericultore dell'anno' :D mi azzardo comunque a suggerirti di usare il pugno duro; che, come ci racconti stesso tu, pare stia funzionando. :)
    Prova al limite a terrorizzarlo anche con la storia circa la fine dei bimbi che marinano la scuola e vanno nel Paese dei Balocchi... :P

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  8. sì, si diplomerà, ma non iniziare a dirgli da subito che lo aspettano ancora una decina di anni di scuola, potrebbe essere difficile da accettare, molto difficile.

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  9. Vince appoggio la tua teoria , con lui a volte funziona, a volte e' una fortezza inespugnabile!

    Bert, viene il panico a me, figurati lui se lo sapesse farebbe cose da pazzi!

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  10. Probabilmente ha anche il sentore di quello che sta capitando tra di voi e questo rende la situazione ancora piu' difficile.
    Non cedere mai, altrimenti non ne esci piu'.

    Hai anche il mio voto nel processo di beatificazione, sappilo.
    :D

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  11. Mandorla hai ragione, ci avevo pensato che poteva essere un comportamento causato da quello che succede. La cosa mi preoccupa perche' lui non fa delle domande e dall'altra parte noi non gli abbiamo spiegato nulla. L'unica domanda che mi ha fatto l'altra sera e' stata" Ma papa' e' sempre a lavorare?". Questo sara' un ulteriore scoglio da superare, ma non adesso, adesso ci sono troppe cose da sistemare, spero di avere ancora tempo.

    Santa subito!Santa subito!

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  12. Il problema sono le donne di oggi che credono di risolvere tutto appoggiandosi ai libri invece che discuterne con il proprio lui ! Ma guardatevi, a fare la fila per chiamare in trasmissione o per radio appena si accenna ad un metodo educativo ! Volete fare da sole e non siete capaci, ma per orgoglio(cieco), stentate a chiedere aiuto al vostro lui che oggi come oggi, viene selezionato più per le sue capacità in cucina o nei mestieri di casa, piuttosto che per quelle organizzative(una colf sarebbe stata la stessa cosa). In una parola un lui o un altro lui, per voi oggi ha poca importanza ! Da considerare poi che se le cose vanno male avete pure le istituzioni dalla vostra parte che garantiscono un bel vitalizio ! Lo sculaccione dovreste riceverlo voi in primis da vostro marito(se avesse un po' di palle) e solo dopo potreste essere autorizzate a darlo a vostro figlio ! Ma con tanti effeminati in giro e la legge sulle violenze domestiche (tra cui ci avete messo pure quelle psicologiche) non vi è possibilità oggettiva di uscire da questa decadenza ! Cara signora nessun libro e nessun esperto farà mai un genitore, ma voi donne e gli effeminati che vi sostengono non lo possono capire di certo ! (il maschilista)

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