venerdì 15 aprile 2011

La strada


Rieccomi nuovamente  davanti ad una pagina vuota,  che mi crea sempre una certa ansia.
Con la mente sovrappopolata di pensieri, che sgomitano e si azzuffano tra loro per chi deve uscire attraverso le dita che pigeranno i tasti.
Temo che usciranno fuori solo pensieri confusi…
Perche’ poi  ieri riflettevo  ( ne ho avuto tutto il tempo in macchina per un’ora e mezza nel traffico), sulle scelte che uno fa nella vita.  Ho scelto di cambiare strada perche’  in  tangenziale  il traffico si era bloccato e ho peggiorato la mia situazione.  Bloccata anche in quella situazione, senza una via di fuga. Potevo solo affrontarla e prima o poi arrivare a destinazione.
Quando uno cambia strada non e’ detto che le cose possano andare meglio.
Nella vita ho scelto di non cambiare strada, ho continuato per quella strada che quasi 9 anni fa mi era sembrata la piu’ giusta.
In questa strada, un tempo ben asfaltata, camminavamo insieme a braccetto e i contorni erano definiti da aiuole fiorite e potevi sentirne il profumo.
Lungo il cammino  cingeva amorevolmente i miei fianchi e io mi sentivo protetta,  amata.
Le strade con il passare del tempo si logorano e camminando molto ci si puo’ anche stancare.
Non cinge piu’ i miei fianghi , cammina a diversi metri da me e ogni tanto si gira per  rimproverarmi il fatto che io cammino lentamente, che zoppico.
Per quanto io mi sforzi di non zoppicare, non riesco a nascondere il modo di essere incredibilmente umana, fallibile, eternamente indecisa.
Non voglio rimanere indietro da sola, senza di lui.
Non voglio adaggiarmi pigramente su di una panchina arrugginita ad aspettare .
Ho indossato tacchi ed ho dipinto il mio viso ma le mie lacrime  hanno scolorito le tinte.
Non siamo piu' quelli che eravamo all'inizio del viaggio.
Siamo cresciuti, siamo cambiati, cambiamo rotta ma non compagnia, cambiamo i mezzi ma non la motivazione.

Non so quando, ne' come potro' uscire da questo ingorgo, ma so che prima o poi arrivero' a destinazione.

13 commenti:

  1. io dico che succede a tutte. e dico che avolte bisogna essere ostinate, e cercare nuovi equilibri. prima di tutto con noi stesse. Vedrai che la meta la vedremo + chiaramente.

    RispondiElimina
  2. Si, io sono abbastanza ostinata ed e' per questo che ancora percorro questa strada nonostante mi siano venute le "vesciche ai piedi"...e due maroni cosi'!!!
    Sono sicura che prima o poi si trovera' un equilibrio e si possa finalmente viaggiare un po' piu' serenamente.

    Grazie Corie.
    Baciuzzi.

    RispondiElimina
  3. Grazie della tua visita al mio blog.
    Mi madre, siciliana, mi dice sempre che quando esco con le scarpe da tennis sembro "Nenti cu nuddu", mi ha fatto sorridere la tua presentazione.
    Per il resto, i tuoi pensieri confusi penso siano colpa della primavera, tempo in cui il legno con il suo temperamento contraddittorio e di rottura di legami, prende sopravvento nei corpi delle persone: affatica il fegato e chiede alla persona la rottura dei legami. E' primavera anche per lui! Il problema è che poi passa e in estate, quando tutto sarà più tranquillo, vi ritroverete ad aver trascorso una primavera di merda. Ti do un consiglio: prendi a cuscinate il tuo uomo da ammazzarlo, ma picchialo forte! Vedrai che aiuta. Il fegato, con l'esercizio fisico incontrollato, sta buono per un po'. A giugno passerà tutto. :-D
    Se

    RispondiElimina
  4. Bellissimo post...rendersi conto che si è cambiati e che non c'è più la passione dei primi tempi è dura da accettare ma è la vita...bisogna stringere i denti e riscoprirsi ogni giono, senza darsi mai per scontati...più facile a dirsi che a farsi!!!

    RispondiElimina
  5. Lalaiza: mi viene in mente la canzone "maledetta primavera", ma poi mi viene in mente che un po' troppe stagioni sono passate cosi' e cosi' velocemente da non lasciarmi respiro.
    Esercizio fisico???? Solo sollevamento forchetta purtroppo e corse incontrollate tra una faccenda e l'altra o dietro un nano terrorista e l'altro!
    Grazie anche a te di essere passata.

    RispondiElimina
  6. LAMAMMAèSEMPRELAMAMMA: e' dura da accettare ma mi sto impegnando giorno dopo giorno per scoprire chi sono diventata.
    Ultimamente a furia di ragionarci sopra, nel tentativo di smussare i miei angoli e nel mio essere troppo accondiscendente, non so piu' chi sono.

    RispondiElimina
  7. si cambia, si cambia, eccome se si cambia

    noi stiamo insieme da 6 anni e da 4 viviamo in questa microcasa, ma di cambiamenti ne abbiamo fatti tanti e a volte sentiamo il bisogno di fermarci e di raccontarci quello che ci passa nella testa e nel cuore. Sicuramente il fatto, purtroppo, di non avere nani in giro per casa in questo ci aiuta.

    Fabiana

    RispondiElimina
  8. bellissimo post. grazie per essere passata da me! tornerò a leggerti

    RispondiElimina
  9. Fabiana: parlare e' quello che spesso ci manca e una parola non detta crea malumore, si trasforma in apatia, spero non diventi mai disprezzo.
    Qualcuno dice che i figli creano un legame ed e' vero nel senso che se ci sono non molli per amor loro, ma e' anche un po' vero che non ci danno il tempo e la forza di farci incontrare.
    Ultimamente sono talmente stanca...sara' la primavera come dice Lalaiza.

    RispondiElimina
  10. a volte le cose da fare, da sistemare, i bimbi che ti succhiano energia.....rendono difficoltoso il parlare, ma non rinunciare a crearvi uno spazio vostro, anche piccolissimo, dove nessun'altro possa entrare!

    Fabiana

    RispondiElimina
  11. simplymamma: Aspetto con piacere la tua visita!Grazie anche a te per aver condiviso i tuoi pensieri e le tue bellissime foto. Da quando leggo i vostri blog mi rendo conto di quanto i miei problemi siano piu' comuni di quanto pensassi.

    RispondiElimina
  12. Hai ragione Fabi...ci provero' a partire da stasera! Sarebbe anche bello non crearmi troppi problemi e mollare i pupi dalla nonna per una seratina ogni tanto.

    RispondiElimina