giovedì 5 maggio 2011

Prendi l'arte e mettila da parte...


In realta’ , quando cercano di farmi un complimento e mi danno dell’artista a tutto tondo, mi sento un po’ presa per il culo…
E’ vero che mi cimento nel fare un po’ di tutto e l’arte mi piace tutta (quella vera e non quella che si spaccia per tale), ma fare un po’ di tutto significa non eccellere in niente (almeno nel mio caso).
Pittrice della domenica…delle domeniche di 2 anni fa.
Cantante, mezza “arribbattuta” , una mezza calzetta insomma, ma mi piace cosi’ tanto(sempre 2 anni fa).
Alcuni mi hanno definita  anche poetessa e qui mi faccio grasse e grassissime risate!
Alcune volte mi sono spacciata per pittrice, che alla fine e’ quello che sento maggiormente di voler essere (ma non riesco ad essere).
Non potrei farlo come mestiere, non ho la costanza e forse neanche la sostanza, sono troppo lunatica e qui al sud non va avanti neanche l’artista vero, figuriamoci io, la “mezza”.
Amo l’odore del colore,quella pastosita’, quella brillantezza, le infinite combinazioni e sfumature, ogni pennellata o tratto che sia  e’ una goduria che non riesco a descrivervi come vorrei.
Ho passato periodi in cui tutto cio’ che guardavo  lo studiavo, pensavo ai colori che ci vedevo dentro, scrutavo i volti, le espressioni mi facevano impazzire, frugavo silenziosamente nei loro occhi.
In quel periodo forse ho creduto di essere una pittrice.
Una cantante, “arribbattuta”, ho sempre saputo di esserlo(arribbattuta), ma anche questa cosa mi da’ emozioni indescrivibili.  
Sembra un po’ volgare dirvelo cosi’ su due piedi e “goduria” e’ cosi’ pulito e riduttivo… emozioni orgasmiche!  Ecco. Ve l’ho detto.
Quando ero ragazzina ho fatto anche un provino, ho steccato di brutto, ho riso a crepapelle con l’amica storica che mi aveva accompagnato, ma a questo sogno non ho mai rinunciato anche se non l’ho mai inseguito a perdifiato.  Poco temeraria, mai appoggiata da nessuno (ci sara’ stato un motivo… ).
Piu’ o meno 8 anni fa, il marituzzo (cantante come unica passione ma anche strimpellatore di molti strumenti), decise di prendere delle lezioni di canto per perfezionare quella sua dote innata ( e poi dice che non abbiamo niente in comune…lui dote innata, io scoglionata!) . Anche  io andai per un po’ di tempo, per puro sfizio, sempre per quell’appassionarmi alle cose e  anche perche’ il maestro A. aveva notato le stelline che si accendevano nei miei occhi stile cartone animato ( ebbene si’, sono un cartonine animato. Lo ammetto.) .  
Il maestro A. mi faceva ridere troppo anche quando era serio. Le sue lezioni erano tutte un’allusione, anzi erano proprio un riferimento esplicito al sesso. Quel suo modo di essere sospettabilissimamente gay e i suoi suggerimenti altamente, ma delicatamente, pornografici…
Sono migliorata nel canto e incoraggiata dal maestro a luci rosse, sono diventata la cantante di un gruppo di musica disco anni 80. 
La mia prima esibizione in pubblico, avevo un abbigliamento very aggressive, opportunamente consigliata dal maestro per autoilludermi di avere una certa sicurezza e vedendomi tremare mi diede anche dei consigli a luci rosse (avrei  dovuto immaginare al posto del microfono…ehm…non ve lo dico,lascio spazio alla vostra fantasia e non ce ne vuole molta!) per dimenticare di essere sul palco.  Sono riuscita a fare un giusto uso del microfono e delle corde vocali e la serata ha avuto un discreto successo.  Da li’ diverse altre serate. Molto molto divertimento. Sano divertimento (giuro!).
Una volta un tizio che, dopo una serata, voleva abbordarmi (con scarso successo), mi ha dato della bigotta… voleva convincermi dicendo che era un imprenditore e c’e’ mancato poco che  mi mostrasse il suo 730! Quando non ha avuto piu’ argomentazioni, ha continuato ad insistere dicendomi chiaramente che non era un problema per lui che io fossi  sposata e che avrei dovuto provare prima di dire di no... stendiamo un velo pietoso, anzi una copertona di lana.
Ho fatto anche la corista…questo forse per stare alle costole del marituzzu…
non si fa!non si fa! Si fa…si fa…
Adesso canto solo in macchina, a squarciagola. Il mio pubblico sono i passanti attoniti e sconcertati!
La terza passione, la poesia (se cosi’ possiamo definire le 4 squallide parole messe in fila che ogni tanto mi sventuro a scrivere)  e’ semplicemente un mio sporadico sfogo, la penna che scrive da sola (diamo la colpa alla penna…), di getto, spesso accompagnata dalle lacrime.
Onestamente preferisco le poesie di Untale alle mie, che mi affascinano, mi insegnano, mi fanno sognare. Quando le recita con l’intonazionazione giusta e il sentimento di chi le ha scritte,le ama,le ha dentro.
Untale e’ un mito. Il mio mito. Il papa’ che avrei voluto avere.  Voi non lo conoscete ma un giorno magari, spero si possa servire del mio blog per scrivere qualcosa delle sue. Pungente,terreno,imprevedibile,ironico,sarcastico.  Me gusta.  E’ il mio scrittore preferito, per scelta anonimo.
Ultimamente le passioni sedimentano insieme ai ricordi, spero tornino presto per aiutarmi ad esprimermi. Niente piu’. Mi basta e mi avanza(per adesso).
 Scelgo la famiglia piuttosto che le passioni.






8 commenti:

  1. Io che di arte non ci capisco una benemerita mazza, pendo dalle tue labbra e immagino un mondo che non mi appartiene.
    Negata per ogni tipo di arte, tranne l'arte di programmare i computer. Non è un'arte vero?

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  2. Slela: penso che anche non capendo una mazza di arte la si puo' comunque apprezzare secondo i gusti personali.
    L'arte di programmare? Perche' no! Forse qualunque cosa fatta con passione e fantasia potrebbe essere un'arte!

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  3. Ciao Amammuzza.
    L'arte non la prendi... se c'é, e lei che prende te - e non ti permetterà mai di metterla da parte.
    Hai ragione: fare un po di tutto spesso é sinonimo di non eccellere in niente, ma non é detto che chi fa una sola cosa...io, per esempio, mi diletto a scrivere, quando il phatos mi sconvolge, ma non saprei dire come. Valutare se stessi é, in ogni caso, presuntuoso, valutare gli altri, invece é "peccaminoso": ci sono cose che piacciono ed altre no. Tutto ciò che guardiamo, leggiamo, ascoltiamo ecc..ciascuno di noi lo recepisce in maniera diversa perche diversi siamo. Quindi Amammuzza, lascia che siano gli altri, attraverso le senzazioni della loro diversità a denunciare il loro piacere, o meno, nel leggerti attraverso i tuoi scritti, guardarti attraverso i tuoi dipinti, ascoltarti attraverso le tue canzoni.
    Si dice: di mamma ce n'é una sola, anche di papà dico io ma anche tra lo stesso sangue quasi mai compaciano intenti, passioni o diletti.
    No mi sarebbe dispiaciuto affatto aggiungere a quelli che ho un'altra figlia, ma il tuo papà é così felice di te che sarebbe un vero scrilegio.
    Ti Voglio Bene.
    Untale

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  4. Piacere Stresserentola
    nenti ammiscata cu' nuddu macari io
    :-)

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  5. Anche io adoro cantare...
    Però dipingere... PROPRIO NO, sono negata!

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  6. Julez: Facciamo un duetto virtuale???

    Stresserentola: Tra noi ce la intendiamo allora!!

    Untale: Caro, il tuo discorso non fa una piega!
    Il tuo passaggio "Valutare se stessi é, in ogni caso, presuntuoso, valutare gli altri, invece é "peccaminoso", mi fa impazzire. Condivido e aggiungo che valutare se stessi e' indispensabile perche' il nostro grande ego o la troppa modestia scalpita e viene fuori prepotentemente. Il valutare gli altri e' peccaminoso e forse proprio per questo irresistibilmente saporito!!!
    Non mi hai fatta a pezzi e di questo ti ringrazio ma, da buona masochista dal palato fine, avrei gradito anche una risposta assassina da te!!
    Ti voglio bene anch'io.

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  7. ...Il "peccaminoso", da sempre é stato irresistibilmente saporito, ma, in certi casi, la resistenza é figlia della saggezza
    e tu sei così giovane..."Assassino" qualche volta lo sono stato, ma tu sei troppo "vicina" per raggiungerti con le mie saette. Se ti sforzi però, chissa che un giorno non riuscirati a farti incenerire: ahahahah.

    Approfitto per commentare brevemente, col tuo permesso, la romantica Stela: c'é tanta gente che di arte non ne capisce nulla, eppure con la critica ci vive alla grande. Immaginare un mondo che,a tuo dire, non ti appartiene, evidenzia fantasia e sensibilità. Doti senza le quali un artista non esiste.
    Untale

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  8. Untale: preferirei non impegnarmi troppo nel riuscire a meritare un tuo incenerimento...
    Masochista non fino a questo punto!!! Giusto qualche bacchettata quando serve.

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